Elio De Capitani. Re Lear 2024-10-26T10:20:51+00:00
TEATRO DELL’ELFO – TEATRO STABILE DELL’UMBRIA

10 DICEMBRE 2024

Elio De Capitani
Re Lear

di William Shakespeare
traduzione Ferdinando Bruni
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Umberto Terruso, Giancarlo Previati, Mauro Bernardi, Simone Tudda, Elena Ghiaurov, Elena Russo Arman, Viola Marietti, Giuseppe Lanino, Alessandro Quattro, Mauro Lamantia, Nicola Stravalaci
assistente regia Alessandro Frigerio, Fabrizio Gallo (tirocinante)
luci di Michele Ceglia
suono di Gianfranco Turco
movimenti coreografici Stefania Ballone
pittura scene Ferdinando Bruni
assistente scene Marina Conti
assistente costumi Elena Rossi

«Perché Re Lear? Perché tornare ancora una volta a Shakespeare?

Re Lear ci tocca da vicino perché è il racconto di uno dei viaggi più strazianti dell’uomo verso la sua vera essenza. Un cammino rovinoso conduce il vecchio e arrogante re dal trono fino alla landa desolata dove riuscirà a intravvedere l’essenza più vera dell’uomo.

E forse ora abbiamo l’età giusta per fare questo viaggio assieme ai quattro folli che attraversano la notte tempestosa più famosa della cultura occidentale.

La parabola di Lear è terribile: trascinare il nostro tempo oltre il tempo che cambia, usurpare la vita bloccando il naturale passaggio fra le generazioni e trasformarlo in una guerra non può che portarci a un destino di follia e di cecità. Ma sotto il cielo scuro e tempestoso risplendono brevi, strazianti bagliori di amore: l’incontro di Edgar con il padre accecato, la dedizione di Kent per il suo re, la pietà di Lear per il suo Matto e il suo lamento sul corpo della figlia Cordelia.

Re Lear non è solo una parabola, è anche un capolavoro di potentissimo teatro: i suoi personaggi hanno la tridimensionalità della vita, anzi di una vita che dall’inizio del ‘600 ad oggi palpita ancora reale».

Ferdinando Bruni e Francesco Frongia affrontano questo viaggio con umiltà artigianale, partendo dalla traduzione, da una remota pagina scritta. Parola dopo parola, segno dopo segno, con la lentezza delle antiche botteghe. Per la pittura dei grandi fondali, per i ricami sui costumi o per la costruzione efficace di una frase. Con il cuore e con le mani.

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Spettacolo in abbonamento  A, C
PRIMA DELLO SPETTACOLO
Ore 18.30 Sala Eugenio Allegri
Incontro con la compagnia
Ore 19.45 Ristorante del teatro
Light dinner
Prenotazione c/o IAT Follonica, Tel. 0566.52012
Le stagioni del Teatro Fonderia Leopolda