Da Fonderia Granducale a Teatro

Da Fonderia Granducale a Teatro 2023-11-13T16:18:03+00:00

Il Teatro Fonderia Leopolda, progettato dall’architetto Vittorio Gregotti, è frutto del progetto di riconversione del patrimonio di archeologia industriale del villaggio-fabbrica granducale di Follonica.

Le Fonderie Granducali di Follonica nascono grazie a Leopoldo II di Lorena, a partire dal 1834. Il nucleo originario risaliva già al XVI secolo, quando gli Appiani di Piombino fanno qui costruire, accanto ad un mulino già esistente, una ferriera per fondervi il ferro delle miniere di Rio dell’Elba.
Con il passaggio al Granducato di Toscana, il Granduca istituisce l’Imperiale e Reale Amministrazione delle Miniere di Rio e delle Fonderie del Ferro di Follonica (IRAMFF), avviando un intenso programma di rinnovamento tecnologico degli impianti e facendo di Follonica uno dei più moderni e funzionali poli della siderurgia a livello nazionale.
Il distretto produttivo viene realizzato a più riprese, a partire dal 1834. Nel 1837 viene realizzata la fonderia artistica, seguita nel 1841 dal secondo alto forno, accoppiato al primo, battezzato Maria Antonia e finalizzato alla ghisa da getti.
Nel 1850 i Lorena lasciano la gestione delle fonderie alla Banca Bastogi; nel 1867 vengono affidate alla nuova Società Anonima Alti Forni e Fonderie di Piombino, che assume nel 1918 la denominazione di Ilva.

Dopo circa due secoli, nel 2007, il Comune di Follonica grazie ad un bando PIUSS ripensa l’area ex-industriale dell’Ilva come distretto culturale della città.
I luoghi del lavoro si trasformano in spazi per la cultura e per la comunità: insieme alla già presente Biblioteca comunale nascono il MAGMA(Museo delle arti in ghisa nella Maremma) e lo spazio espositivo Fonderia 1. 

Nel 2015 la Fonderia n° 2, “tempio” del lavoro dedicato al ‘ferro padre di tutte le industrie’, assume la nuova funzione di teatro comunale, il Teatro Fonderia Leopolda.

Con il progetto dell’architetto Gregotti l’originario luogo del lavoro ottocentesco diviene uno spazio polivalente che offre:

  • una sala teatrale con 416 posti a sedere
  • palco e retropalco
  • camerini e spogliatoi
  • una sala polivalente utilizzata come spazio per spettacolo dal vivo, sala prove, spazio espositivo, sala convegni
  • la hall, il foyer
  • le aree bar e ristorante

Vittorio Gregotti

Gregotti nasce a Novara nel 1927.  Si laurea al Politecnico di Milano nel 1950, ma già dal 1947 stava collaborando con studi parigini; nel 1974 apre lo studio Gregotti Associati International.
Tra i lavori più noti la Chiesa di San Massimiliano Kolbe a Bergamo, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Accademia Carrara, nella stessa città, la Torre in via Pirelli a Milano, il quartiere Zen di Palermo. Pluripremiato, nel 2012 riceve la Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana alla carriera.
Realizzati in Europa, America, Africa e Medio Oriente, i numerosi progetti dello studio Gregotti Associati sono espressione di una parabola professionale contraddistinta dall’estrema varietà e dalla capacità di misurarsi con programmi funzionali eterogenei. Gregotti e il suo team hanno infatti progettato allestimenti per mostre d’arte, complessi residenziali, piani urbanistici, stadi (tra cui l’Olimpico di Barcellona e il Luigi Ferraris di Genova), sedi per enti pubblici e università (a Cosenza, l’Università degli studi della Calabria), prodotti di design, interventi di recupero di aree industriali dismesse.
In ambito culturale progetta il Centro Culturale di Belém a Lisbona, il Teatro degli Arcimboldi a Milano Bicocca e il Grand Théâtre de Provence a Aix-en-Provence.
Nel 2012 il suo lavoro a Follonica, la ristrutturazione e trasformazione della Fonderia n°2. Nasce il Teatro Fonderia Leopolda.