REZZAMASTRELLA TSI LA FABBRICA DELL’ATTORE TEATRO VASCELLO
SABATO 16 MARZO 2024
Antonio Rezza
Io
Di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
Con Antonio Rezza
Quadri di scena Flavia Mastrella
(mai) scritto da Antonio Rezza
Assistente alla creazione Massimo Camilli
Tecnica Daria Grispino, macchinista Andrea Zanarini, sartoria Silvana Ciofolin
Organizzazione generale Stefania Saltarelli
“Como poco innanto tra clamori e vanto così l’idea dell’inventura porta la mente a vita duratura.”
Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio.
Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere.
Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro.
Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare.
Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato.
Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui.
E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita.
Infine la catastrofe: Io si ridimensiona…